1studio dell'uomo interiore? La scienza del cuore umano, che
2altro da fare viene a cercarvi le pulci in casa. I preti
3va per la strada. I vecchi ne sanno piú di noi,
4si aspettava il provinciale, e c'era da fare in cucina, lo
5Vorrei essere il figlio di Vittorio Emanuele per
6prese la stanga, e lo cacció fuori dell'uscio per
7Mamma, le disse Turiddu vi
8fratello, il quale gli faceva da campiere, collo schioppo ad
9si buttó addosso, assetato e poich'ebbe bevuto da
10Padre! gli diceva Saridda col naso alla
11rivoltare nel baule il corredo della sposa, 'tutto di roba
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13sacco vuoto e la falce sotto l'ascella.
14Turiddu.
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16vignaiuolo, il quale era ricco come un maiale, dicevano, e
17Per quest'ostia consacrata che ho in mano —
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19compare che aveva battezzata la bambina.
20fibbie d'argento di mezza libra l'una alle scarpe, chi l'aveva
21nonostante che una vecchia in odore di santitá avesse
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23vedeva in sogno , la notte, e alla mattina si levava colle
24che a furia di intrighi e d'abilitá era arrivato ad
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26comanda; e s'era tolta in casa una nipote, belloccia, ma senza
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30Io! rispose furibondo Turi il 'conciapelli'
31chiesa di San Rocco. Peró di lí a poco i
32un servo di Dio, perché quet'inverno siamo rimasti senza
33si separano dai mariti, se per disgrazia una del quartiere di
34é mia. Non voglio andarmene. Poco dopo, Nanni s'ebbe
35Turiddu.
36Se domattina volete venire nei fichidindia della
37compare Alfio lo scansó colla mano. Allora Turiddu si
38garanzia, quando si andava dinanzi al notaio. Pentolaccia gli
39una lampada alle anime del purgatorio, e persino il curato era
40Cosí va bene, rispose compare Alfio,
41Allorché guardava i suoi campi, e le sue vigne, e i suoi
42nome maledetto come l'erba che lo porta, il quale da un capo
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44come le mosche. Lo speziale mise il catenaccio alla bottega, e
45ci si dia tutto, diceva il Reverendo, onde scusarsi se
46erano piú visti dopo l'affare della mula; ma appena il
47vescovo della diocesi aveva accordato il privilegio di portar
48disse la vicina Santa perché mentre voi siete
49Per conto mio Saridda puó far la muffa!
50giustizia, né nulla! brontolava il Reverendo
51un re di corona. Uno che non abbia mai avuto il viziaccio della
52non avete visto bene, non vi lascieró gli occhi per
53uomini dormivano bocconi a ridosso del muro a tramontana. In
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55Monsignor Vescovo, nella visita pastorale, arrivando a casa
56é piú birbone di quello che ci ha fatto San
57via vostra moglie vi adorna la casa!
58lanute, e i seminati alti come un uomo, che i suoi mezzadri
59contravveleno, caso mai succedesse una disgrazia.
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61che speculasse sugli affari di campagna.
62bianca e deserta, col sudore sulla fronte;e dopo si cacciava le
63picchiarsi il petto pel peccato mortale ma non quando
64stalla, non bisogna farla chiacchierare la gente. Mia madre
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66occhi, mentre andavano a messa col naso dentro la mantellina, e
67disgrazia Venera non se ne accorse, giacché in quel
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69per sua moglie che moriva, e s'era sentito rispondere dal
70Voglio fargliela proprio sotto gli occhi a quella
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72l'abitino della Madonna per segnarsi. Maricchia stava in casa
73Oh, compare Turiddu, me l'avevano detto che siete
74dormirvi, quando gli ho data la mia casa in dote. La casa
75il dottore scappó il primo di tutti perché non
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78vicine che le domandavano come era andato all'aria il
79sinistra sulla ferita, che gli doleva, e quasi strisciava per
80l'asino, e tocca a noi tirarlo su. Finché si
81l'asino, alla messe, per saldare il debito, e se ne andava a
82ho pianto nemmeno quando ho visto con questi occhi Turiddu
83suo marito era in carica, sinora un po' di riguardo
84Lola ste belle cose?
85dondolandosi colla nappa del berretto che gli ballava di qua e
86Santo diavolone! esclamó se
87fará pensare sempre; avrá sempre l'efficacia
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89del diavolo tutt'a un tratto in un giorno solo, in un momento,
90Tutto sta ad averci il prete in casa! —
91cantare come una passera solitaria?
92vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne' suoi
93dondolandosi colla nappa del berretto che gli ballava di qua e
94parapiglia, un fuggi fuggi, un casa del diavolo: preti che
95Se fossi ricco, vorrei cercarmi una moglie come
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97serafino. - Ora che non serviva piú la messa aveva
98ha a far nulla col temporale. E seguitó a dir
99Non c'é piú religione, né
100pallida come se avesse sempre addosso la malaria, e su quel
101Appena Venera era rimasta padrona della casa, colla briglia sul
102stanchi morti; i compagni d'armi si buttavano rifiniti per
103non le disse nulla. Quando tardava a venire anzi, nell'ora fra
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105gli parve che gli avesse dato volta al cervello, con quel caldo,
106Ora addio, gná Lola,
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109manteneva lui, anzi l'aveva messa nella bella stanza coi vetri
110Non voglio sentirne parlare piú di quel
111diventava pallida e pensava a Gramigna.
112nel petto un calcio dal mulo, e fu per morire; ma il parroco
113é roba di un servo di Dio, e conviene lavorare per lui
114Lola che ascoltava ogni sera, nascosta dietro il vaso di
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117caritá. si sarebbe fatta la croce colla mano sinistra.
118voglio maritarmi. Figurati il putiferio! La vecchia si
119vicine che le domandavano come era andato all'aria il
120l'arrivo del delegato, accorreva a dargli il benvenuto,
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